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CONFERENZA SOAVE
INTRODUZIONE DEL PRESIDENTE ALLA CONFERENZA DEL PROF. SERGIO SOAVE (5/11/2018)
Titolo: “1918: il ritorno dei reduci. Chi ha vinto veramente la guerra?”
Carissimo relatore, prof. Sergio Soave;
carissimi amici Lions, consorti e graditi ospiti,
mi indirizzo a tutti voi con un caro e affettuoso saluto. Al Professore rivolgo un sentito grazie per la sua disponibilità a intervenire come relatore. E alla platea un caloroso ringraziamento per l’apprezzata partecipazione.
La parte culturale – ed è la più importante – del nostro quarto meeting è incentrata sulla memoria, sul dovere della memoria, avente come riferimento la fine del primo conflitto mondiale. Cent’anni fa, dopo la firma dell’armistizio a Villa Giusti, presso Padova (3/11), in data 4 novembre 1918, alle ore 15, cessarono definitivamente le ostilità. Terminava così un conflitto che si era prolungato per ben 41 mesi, a partire dal 24 maggio 1915, ed aveva causato 651 mila morti tra i militari e 589 mila vittime civili, senza contare gli oltre 500 mila decessi dovuti alla spagnola.
Un’autentica carneficina da ascrivere come infamia alla storia del primo Novecento: una guerra, per la prima volta nella storia, mondiale, totale e industriale, che determinò un’autentica cesura nello svolgimento del secolo scorso. Basti pensare che il famoso storico, E. Hosbowm, nel suo capolavoro, Il Secolo breve, fece iniziare lo svolgimento del XX secolo nel 1914, in occasione dello scatenamento della Grande Guerra, e lo dichiarò concluso, con l’esplosione prima e l’implosione poi dell’Impero sovietico (1992).
Dobbiamo dunque ricordare, celebrare, ma non direi festeggiare, perché troppe furono le tragedie da ascrivere al suo passivo, senza dimenticare i tre famigerati ismi del primo dopoguerra, vittimismo, reducismo e arditismo, che determinarono una lacerazione sociale e politica, ahimè! foriera dell’avvento del fascismo.
Per la nostra Associazione, questa ricorrenza centenaria assume un particolare rilievo, sia perché la pace, siglata, quantunque momentaneamente, nel novembre 1918, costituisce una valore di prima grandezza nell’etica e negli scopi del Lionismo, sia perché quest’ultimo venne fondato in concomitanza con il dilagare del conflitto, nel giugno 1917, contrapponendo alla logica della forza, dell’odio e della distruzione, la forza della ragione, incentrata sul servizio, sulla collaborazione e sulla concordia tra i popoli e le nazioni.
Il Presidente
Michele Girardo